Realizzato negli anni Trenta del ‘900 per dotare la città di Genova di una struttura sportiva all’avanguardia che potesse agevolare, come sottolineato dalla stampa del tempo, la formazione di nuovi atleti nella disciplina del nuoto, lo Stadio del Nuoto di Albaro viene inaugurato il 27 ottobre 1935 dal Re d’Italia Vittorio Emanuele III.
Progettato dal Dott. Ing. Paride Contri, si distingue per la piscina coperta dotata di gradinate e le tre piscine scoperte una delle quali dedicata ai bambini. Locali per la direzione e per la segreteria, una sala dedicata alle riunioni della Federazione Italiana del Nuoto, una per le feste e una terrazza per le cure elioterapiche, oggi accessibile dalla Piscina interna o dall’area della Palestra.
Si tratta di un ambiente ideato appositamente per le competizioni sportive del nuoto e dei tuffi: i record realizzati nelle prime quattro gare sono ben nove (sette italiani, uno ungherese e uno spagnolo). Anche la piscina olimpionica scoperta – oggi utilizzata tutto l’anno grazie alla copertura pressostatica – presenta le caratteristiche ideali per le competizioni di Nuoto.
L’anno successivo all’inaugurazione, il progetto – selezionato al concorso nazionale di architettura sportiva bandito dal CONI – fu esposto alle Olimpiadi dell’Arte di Berlino.